Beni paleontologici

La Tutela paleontologica

PALENA - GEOSITO

I beni paleontologici sono tutelati dal MiBAC attraverso le Soprintendenze ABAP presenti sul territorio, ai sensi del D.Lgs. n.42/2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”.
È dunque compito di questa Soprintendenza regolamentare o predisporre semplici recuperi di reperti fossili o scavi paleontologici di contesti più complessi e intervenire con specifici decreti: “Dichiarazioni di interesse culturale” per proteggere i siti paleontologici più importanti.
I reperti recuperati per essere studiati necessitano spesso d’interventi di restauro più o meno complessi mentre per quelli inglobati nelle rocce è necessaria la loro preparazione, ossia l’estrazione parziale o totale, tramite l’utilizzo di strumenti meccanici (vibroincisori, microtrapani, etc) o attacchi chimici. 

Contestualmente alla tutela la Soprintendenza ha promosso e promuove la valorizzazione sia dei beni paleontologici in esposizioni museali e con mostre temporanee, sia quella dei geositi a carattere paleontologico con pannelli o con guide didattiche cartacee.
Un esempio è il geosito di Capo di Fiume nel territorio di Palena (CH) che è stato valorizzato dal 2001 con la sua collezione di fossili esposta presso il Museo Geopaleontologico Alto Aventino, allestito nel Castello Ducale del Comune.

La Soprintendenza ha contribuito inoltre alla realizzazione di specifici settori dedicati alla valorizzazione di collezioni paleontologiche e di specifici ritrovamenti nello stesso museo di Palena e in altri musei delle provincie di Chieti e Pescara:
Settore dedicato ai grandi Mammiferi del Pleistocene presso il Museo geopaleontologico di Palena – difesa (zanna) e mandibola di mammut meridionale (Mammuthus meridionalis) rinvenuto a Giuliano Teatino (CH), difesa di mammut di steppa (Mammuthus trogontherii) rinvenuto a Tortoreto (TE).
Mostra permanente “Il giacimento paleontologico di Ortona”, presso il Museo geopaleontologico di Palena – resti di Ippopotamo antico (Hippopotamus antiquus), Elefante antico (Palaeoloxodon antiquus) e cervo (Cervus elaphus) .

Museo Archeologico Naturalistico “Maurizio Locati”, Lama dei Peligni (CH) – collezione di reperti fossili del Pleistocene superiore con ben 14 specie diverse di mammiferi provenienti dalla Grotta degli Orsi volanti, Rapino (CH).
Centro visita del Parco Nazionale della Majella, Fara San Martino (CH).
Museo Archeologico del Vastese, Monteodorisio (CH) – resti fossili di Elefante antico (Palaeoloxodon antiquus) da località del Vastese.
Museo civico “Luigi Chiavetta”, Città Sant’Angelo (PE) – difesa (zanna) di Elefante antico (Palaeoloxodon antiquus) rinvenuta nel territorio comunale.

La Soprintendenza fino al 2020 era dotata di un Servizio Geologico e Paleontologico e di un laboratorio di restauro per i beni paleontologici. L’attuale assenza di specifico personale in servizio, Funzionario Geologo, Funzionario Paleontologo, Restauratore specializzato per la paleontologia, richiede pertanto per garantire la continuità di questo aspetto della tutela la collaborazione di paleontologi, geologi e restauratori esterni.

torna all'inizio del contenuto