IL PROGETTO
La previsione progettuale sul monumento prevede l’esecuzione di interventi di restauro conservativo delle murature archeologiche, rivolti prioritariamente ai vani interni, sottoposti a un costante processo di attacco biologico, e alle porzioni murarie esterne che necessitano di interventi di ripresa delle malte e di pulitura dalla vegetazione spontanea. Per quanto riguarda gli impianti, è prevista la revisione del sistema di illuminazione interno secondo logiche meno invasive, più attuali e più performanti sul profilo energetico.
Saranno realizzati interventi di miglioramento dell’accessibilità, della fruibilità e del rapporto dell’area archeologica con il tessuto urbano circostante attraverso l’ampliamento dell’intercapedine che circonda il monumento e con l’inserimento di una rampa di accesso che permetterà di raggiungere gli ambienti posti al di sotto del piano stradale anche alle persone con ridotte capacità motorie. Tali interventi prevedono anche un significativo ampliamento del percorso pedonale che circonda i templi, soluzione condivisa e supportata dagli uffici tecnici del Comune di Chieti. Questo allargamento consentirà di riportare alla luce alcune delle murature riferibili alla prima fase di costruzione del complesso cultuale e di realizzare una nuova gradinata di accesso dalla piazza pedonale. L’accesso al primo livello verrà garantito da una scala metallica, in sostituzione dell’invadente struttura attualmente installata, completata dall’inserimento di un servoscala.
Il progetto prevede inoltre l’esecuzione di interventi di tipo edile sulla struttura in metallo e vetro che chiude la porzione del monumento verso l’area dell’antico foro romano, al fine di migliorarne la configurazione spaziale e agevolare la lettura della scalinata che anticamente permetteva di accedere alla cella dei templi.
Verrà valorizzato anche il cosiddetto ‘quarto tempio’, oggi in buona parte inglobato all’interno dell’edificio delle Poste, attraverso la realizzazione di un podio metallico che consentirà di affacciarsi sulla porzione interna della struttura romana, appositamente illuminata.
Sulla piazza antistante è prevista l’eliminazione di ogni barriera architettonica, mettendo in opera una pavimentazione, in continuità con le scelte già realizzate all’interno della ex biblioteca De Meis, che vuole suggerire l’andamento del terrazzamento che in antico colmava il dislivello collinare. Lo spazio pubblico che circonda il complesso cultuale, racchiuso all’interno della quinta formata degli edifici moderni, sarà quindi ripensato nella sua unitarietà, lasciando aperto al traffico veicolare unicamente un necessario attraversamento carrabile da via dei Vezi a via Marco Vezio.
La conferenza si è svolta alla presenza della Soprintendente ABAP, 𝐝𝐨𝐭𝐭.𝐬𝐬𝐚 𝐂𝐡𝐢𝐚𝐫𝐚 𝐃𝐞𝐥𝐩𝐢𝐧𝐨, il direttore dei Musei archeologici nazionali di Chieti e Direzione regionale musei nazionali dell’Abruzzo, 𝐝𝐨𝐭𝐭. 𝐌𝐚𝐬𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐒𝐞𝐫𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚, l’assessore ai lavori pubblici 𝐒𝐭𝐞𝐟𝐚𝐧𝐨 𝐑𝐢𝐬𝐩𝐨𝐥𝐢, il RUP l’𝐚𝐫𝐜𝐡. 𝐄𝐦𝐚𝐧𝐮𝐞𝐥𝐚 𝐂𝐫𝐢𝐛𝐞𝐫 ed il progettista, l’𝐚𝐫𝐜𝐡. 𝐃𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐃𝐢𝐋𝐮𝐳𝐢𝐨.ed il progettista, l’𝐚𝐫𝐜𝐡. 𝐃𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐃𝐢 𝐋𝐮𝐳𝐢𝐨.