Il 3 febbraio, alla presenza delle istituzioni politiche e di tutela della regione, sarà presentato il restauro della chiesa di Sant’Anna, uno dei più rilevanti edifici di culto della città di Pescara per valore testimoniale ed artistico.
Dichiarata di interesse culturale nel 1997 e passata poi nella piena proprietà del Comune, la chiesa è stata già oggetto nel 2015 di un restauro di consolidamento che ha riguardato le mura esterne, le coperture e la facciata anteriore, al fine di garantire alla struttura un migliore comportamento sismico. Rimaneva però da restaurare il ricco apparato decorativo interno, principalmente danneggiato da fenomeni di umidità di infiltrazione e di risalita. Grazie al recente finanziamento aggiuntivo stanziato con fondi della Regione Abruzzo e al coordinamento del Segretariato Regionale per l’Abruzzo del Ministero della Cultura, che ha svolto il ruolo di stazione appaltante, si è giunti ad un intervento di restauro che ha consentito di recuperare l’intera chiesa e di restituirla finalmente alla collettività.
L’intervento attuale, coordinato dalla Soprintendenza per le province di Chieti e Pescara, ha interessato principalmente il ricco apparato decorativo, restaurato con interventi puntuali di pulitura e consolidamento delle superfici decorate, di calibrata integrazione delle lacune pittoriche e di meticoloso rifacimento degli elementi decorativi in stucco.
È stato inoltre riproposto il pavimento originario in laterizio dopo un intervento di bonifica dell’umidità di risalita, restaurato il portone ligneo a due ante; rifatto l’impianto elettrico con una nuova illuminazione coerente con l’invaso interno e capace di esaltare la qualità dell’apparato decorativo; infine, all’esterno, è stato ripristinato il corretto funzionamento del sistema di deflusso delle acque piovane e restaurata la parete esterna di fondo, dalla quale originava l’umidità di infiltrazione che aveva fortemente danneggiato le tempere interne.
Oggi, grazie al concorso virtuoso di più enti e figure specializzate nel campo della conservazione, la chiesa, autentico scrigno d’arte, può finalmente tornare ad essere fruito dall’intera comunità locale.
“Il restauro completo della chiesetta di Sant’Anna è il risultato della sinergia di più enti che ha permesso di svelare una delle bellezze nascoste della città di Pescara” dichiara la Soprintendente arch. Cristina Collettini “ultima testimonianza dell’articolato complesso della ottocentesca Villa Muzii nell’originaria Castellammare, nucleo urbano a nord del fiume Pescara che ha dato origine, insieme a quello meridionale, all’attuale capoluogo”.
“Un restauro coincide sempre con la riscoperta della storia e del percorso di una comunità che si riappropria delle sue radici” aggiunge il Segretario regionale Abruzzo dott.ssa Federica Zalabra. “L’intervento che si è appena concluso a Sant’Anna – condiviso passo dopo passo tra diverse istituzioni pubbliche –, restituisce a Pescara, nella sua originaria preziosità, un monumento importante che custodisce un unicum in città, il fastoso altare dipinto in trompe l’oeil.”