Chi siamo
Chi Siamo
Il Ministero della Cultura (MiC) è il dicastero che svolge la propria attività sulla base di quanto definito dall’art. 9 della Costituzione Italiana: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.
La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (SABAP) per le province di Chieti e Pescara è l’istituto periferico del MiC afferente alla Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio che esercita prioritariamente attività di tutela e conservazione dei beni di interesse archeologico, dei beni storici, artistici e demoetnoantropologici, ivi compresi i dipinti murali e gli apparati decorativi, nonché alla tutela dei beni architettonici e alla qualità e alla tutela del paesaggio, con riferimento alle norme dettate dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, nel territorio regionale abruzzese delle province di Chieti e Pescara. Nella sua attuale configurazione, la Sabap Ch-Pe è stata formalmente istituita con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 169 del 2 dicembre 2019, che definisce all’art. 41 tutti gli specifici compiti della Soprintendenza.
Dirigente della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara è l’archeologa Chiara Delpino
Palazzo Zambra, situato nel centro storico di Chieti e inglobato nell’antico quartiere Angioino di Trivigliano a Chieti. L’impianto originario risale all’antico Palazzo Monaco, costruito intorno alla metà del 1700, ristrutturando un precedente edificio. Nel 1817 il barone Giacomo Zambra, Camerlengo della città di Chieti, presente nella vita pubblica locale già alla fine del Settecento ed eletto procuratore della Parrocchia di S. Agata, acquistò per 3000 ducati il nobile palazzo di famiglia dagli eredi del barone Vincenzo Monaco, suoi debitori, destinandolo ad abitazione sua e di suo figlio Ferdinando.
Connotazione principale della nobile dimora è l’elegante portale in pietra a tutto sesto, impreziosito da una scultura con volute e conchiglie, sormontato da una finestra con balconcino sovrastante, in pietra sagomata. Il palazzo ha un prospetto armonioso definito da paraste d’angolo. All’interno, un ampio androne con volte a botte immette nella corte quadrata, intorno alla quale si dispongono alcuni ambienti; a sinistra è posta la scala, come elemento nodale della nobile dimora, separata da archi, di chiara derivazione napoletana. Le stanze si articolano in una successione di ampi saloni, con volte a crociera e a padiglione. Al secondo piano, sulla volta del salone, l’affresco dello stemma del ramo chietino della famiglia Zambra, realizzato nel 1932.
Oggi il palazzo è completamente destinato agli uffici della Soprintendenza. Il piano terra è destinato all’archivio, al laboratorio di restauro ed alla sala conferenze. I due piani superiori ospitano gli uffici tecnici e amministrativi.
Il MiC, nella sua attuale conformazione, è un dicastero piuttosto giovane. In effetti l’attuale Ministero della Cultura nasce dallo scorporo dal Ministero della pubblica istruzione con la denominazione di Ministero per i beni culturali e l’ambiente, istituito nel 1974, e di lì a poco ribattezzato Ministero per i beni culturali e ambientali. Il primo titolare del dicastero è Giovanni Spadolini >Scopri di più
Oltre alle soprintendenze, fanno parte del MiC anche i musei, gli archivi e le biblioteche. Ma c’è molto di più da sapere >Scopri di più
Oltre all’attività amministrativa legata alla tutela, la Soprintendenza si occupa anche della valorizzazione del patrimonio culturale, attraverso la promozione di attività culturali e di formazione sul territorio, cura la progettazione e la direzione dei lavori per gli interventi di scavo e restauro sostenuti da finanziamenti ministeriali o da altre fonti. >Scopri di più
Quando pensiamo al patrimonio architettonico monumentale immaginiamo prevalentemente chiese e palazzi storici. In realtà il patrimonio architettonico è molto più ampio e differenziato. Uno degli ambiti che recentemente la Soprintendenza sta valorizzando e di cui si sta occupando è quello di una tipologia caratteristica della architettura del XIX e XX secolo, l’archeologia industriale e dei trasporti, ossia tutto il patrimonio degli opifici, delle fornaci e delle strutture industriali ottocenteschi e novecenteschi e degli antichi tracciati ferroviari. >Scopri di più
Il patrimonio storico artistico delle province di Chieti e Pescara è caratterizzato da una notevole varietà di aree d’interesse, che spaziano dall’arte medievale a quella contemporanea e da numerose tipologie di beni: dipinti su vari supporti, sculture lignee e lapidee, opere di grafica, installazioni, manufatti tessili, ceramici e metallici, apparati decorativi dipinti e in stucco oltre che lapidei a corredo delle chiese e molto altro >Scopri di più
Il patrimonio culturale è costituito da tante tipologie di oggetti e i restauratori sono degli specialisti di settore che si occupano di intervenire su ogni specifico oggetto e superficie decorata. I materiali sono tanto diversi da richiedere competenze molto precise. Il restauro, infatti, si concretizza su ogni genere di materiale e superficie, dagli affreschi, alle tele, alla pietra, ai materiali organici, ai metalli, ai tessuti, al vetro e alla carta. >Scopri di più
Molti pensano che la Soprintendenza si occupi di tutela dell’ambiente. Con le numerose riorganizzazioni attuate nel tempo, nasce più tardi il Ministero dell’Ambiente, che acquisisce molte competenze in materia ambientale. Oggi il MiC si occupa di paesaggio, e non di ambiente. Per paesaggio si intende il territorio espressivo di identità, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni. >Scopri di più
Nelle soprintendenze lavorano anche esperti di patrimonio demoetnoantropologico. Le funzioni svolte sono quelle di tutela, salvaguardia, divulgazione e valorizzazione del patrimonio culturale demoetnoantropologico materiale e immateriale, compresa la promozione di eventi e iniziative volte alla protezione delle espressioni di identità e diversità culturali presenti nel territorio. >Scopri di più
La Soprintendenza per le province di Chieti e Pescara è dotata di un laboratorio di restauro fornito di tutte le attrezzature necessarie ad interventi soprattutto su materiali lapidei, metallici e ceramici ci consentono di studiare, restaurare e conservare oggetti che necessitano di cure. >Scopri di più
La Soprintendenza si occupa anche di catalogazione. Si tratta di un’attività molto complessa che a livello nazionale è coordinata dall’ ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione); riguarda ogni tipo di oggetto, dai monumenti alle opere d’arte, ai reperti archeologici al patrimonio di interesse demoetnoantropologico. Il catalogo dei beni culturali è l’elenco, ormai in corso di digitalizzazione, di tutto il patrimonio culturale. Sono catalogate le piccole monete, le spille, le armi gli oggetti rivenuti negli scavi, come anche le opere mobili e gli immobili. >Scopri di più
La SABAP per le province di Chieti e Pescara è una delle pochissime Soprintendenze d’Italia che partecipa attivamente a progetti di ricerca europei. >Scopri di più