Il progetto di riqualificazione della Piazza San Giustino, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del “Programma Straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia”, è stato attuato dal Comune di Chieti.
Obiettivo prioritario la valorizzazione dello spazio urbano caratterizzato dalla straordinaria monumentalità delle sue quinte architettoniche (palazzo Mezzanotte, il Tribunale, il fronte laterale di San Giustino, oggetto di un vero e proprio progetto di ricostruzione in stile medievale da parte dell’architetto Guido Cirilli negli anni Trenta del Novecento, il palazzo Valignani, sede storica del comune di Chieti e il Palazzo Sirolli), e la restituzione al pubblico dell’ampia spazialità di un luogo per troppo tempo compromesso dagli usi impropri e privato della sua identità.
Nell’ambito delle fasi autorizzative e dei lavori la Soprintendenza, oltre ad aver esercitato il ruolo istituzionale di controllo e alta vigilanza, ha affiancato, in una proficua collaborazione, l’Amministrazione comunale nel percorso di revisione delle iniziali scelte progettuali per adeguarle alle esigenze intervenute nelle fasi di scavo e dettate dalle strutture antiche riportate alla luce.
Per questo la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara sarà presente alla cerimonia di inaugurazione con il taglio di uno dei nastri e parte attiva nel percorso di valorizzazione mediante la promozione, in condivisione con l’Amministrazione Comunale, di una serie di iniziative volte alla presentazione alla cittadinanza dei primi esiti di quanto rinvenuto nelle fasi di scavo.
Nella giornata inaugurale sarà esposta la “testina di Venere”, preziosissimo reperto rinvenuto nella prima fase delle indagini. La sequenza in ordine cronologico delle quattro principali fasi storiche dell’area, che si è potuto desumere dalle strutture venute alla luce, sarà raccontata da una serie di pannelli illustrativi installati sulla piazza e contenenti una sintesi delle risultanze degli scavi archeologici.
Al termine della cerimonia inaugurale e fino alle ore 22:00, resteranno aperte le porte dello storico Palazzo Zambra, sede istituzionale della Soprintendenza, in via degli Agostiniani 14, dove saranno accessibili al pubblico e potranno essere osservati da vicino in anteprima i primi oggetti restaurati afferenti al corredo della tomba italica soprannominata Marouca.