Comunicati Stampa

8 Giugno 2023

PESCARA | Procedono le operazioni di rimozione delle tamponature e di sostituzione del torrino

Procedono in questi giorni secondo il progetto condiviso e come da cronoprogramma le operazioni di demolizione dell’elemento murario del torrino e delle tamponature. Come previsto, le scelte progettuali adottate per il restauro e consolidamento dell’immobile vincolato, frutto
di studi approfonditi e scelte maturate nel corso dei precedenti tre anni, sono confermate dalle operazioni di cantiere. A seguito della rimozione delle tamponature si è rivelata infatti la completa disaggregazione del
copriferro della maggioranza dei pilastri e la necessità di operare con urgenza e in sicurezza.


Tali scelte sono frutto del confronto con una tipologia strutturale insolita rispetto al tradizionale edificio in muratura, tanto da ritenere necessari confronti continui e valutazioni bilanciate tra l’esigenza di conservazione
e la garanzia di sicurezza strutturale. Sono state valutate tutte le alternative progettuali possibili, nell’ottica di raggiungere il primario obiettivo di trasmettere il valore culturale dell’immobile tutelato e salvaguardarne in ogni punto l’integrità formale.
L’intervento garantirà la conservazione di ogni aspetto formale dell’edificio vincolato, che d’altra parte è il perno delle ragioni di tutela insieme al suo originale uso sportivo.


L’intervento attualmente in corso da parte della Soprintendenza consente oggi di evitarne la demolizione, sorte a cui sarebbe stato destinato l’edificio del Circolo Canottieri se l’Amministrazione non fosse intervenuta per tempo, anche con scelte incisive e indispensabili a tutela dell’immobile, per questa ragione ringrazio i funzionari che hanno avuto il coraggio di lavorare su un progetto tanto complesso, economicamente
importante, con la correttezza tecnica che merita” dichiara la Soprintendente Collettini. “è nostra intenzione presentare i dettagli del progetto ai tecnici, per raccontare le nostre scelte e aprire il cantiere, ma questo sarà possibile soltanto con i necessari livelli di sicurezza nelle fasi di consolidamento della struttura. Abbiamo priorità di chiudere questa prima fase di lavorazioni, che si concluderà a giorni”

Immagini di Cantiere - Circolo Canottieri Pescara
Immagini di Cantiere - Circolo Canottieri Pescara
Immagini di Cantiere - Circolo Canottieri Pescara
Immagini di Cantiere - Circolo Canottieri Pescara

NOTE TECNICHE
L’edificio del Circolo Canottieri è stato progettato dall’ing. De Pompeis negli anni ’30 seguendo le regole costruttive in uso nei primi anni del XX secolo, quando l’uso del cemento armato iniziò a caratterizzare l’architettura, riuscendo a risolvere le esigenze dell’abitare e di un nuovo modo di vivere lo spazio.
Il progetto di recupero e restauro del Circolo Canottieri ha seguito un lungo iter di valutazione, partendo in primo luogo dallo studio dei materiali e delle tecniche costruttive; gli esiti delle indagini hanno restituito un quadro poco confortante.
Dal punto di vista tecnico la scelta adottata di smontare il torrino in muratura per consentirne la ricostruzione con materiali nuovi deriva dallo studio analitico del sistema strutturale e dell’analisi delle vulnerabilità globali e locali; in sostanza il blocco murario sovrastante risultava del tutto disancorato dalla sottostante struttura in
cemento armato, con il quale si poneva in relazione esclusivamente come carico sui solai e sulle travi, senza fornire contributo strutturale; tale condizione portava ad indici di sicurezza insufficienti anche solo per carichi statici su alcuni elementi, ancor meno per carichi sismici. Questo anche in considerazione del fatto che la struttura in cemento armato, come ovvio in considerazione del tempo di costruzione, non rispetta minimamente criteri di progettazione adeguati a strutture di tale tipologia, essendo caratterizzata da valori meccanici del calcestruzzo scadenti, da armature longitudinali insufficienti, dalla quasi totale assenza di armatura trasversale e dalla totale assenza di dettagli costruttivi nei nodi. Unico dato confortante risulta essere
la buona costruzione dei solai, sui quali le prove di carico hanno restituito valori adeguati all’uso previsto.

Le valutazioni tecniche sono state interpretate anche alla luce di quanto la letteratura scientifica ribadisce, ossia che il comportamento strutturale degli edifici in cemento armato è sostanzialmente fragile se non accompagnato da adeguati dettagli costruttivi e la necessità di intervenire modificando il sistema strutturale è indispensabile al fine di salvaguardare l’edificio dal crollo e di garantire i minimi livelli di sicurezza.
Ulteriori criticità riguardano il tema del fenomeno progressivo del degrado del calcestruzzo, tema che non coinvolge mai gli edifici in muratura; strutture in cemento armato prossime al mare sono ulteriormente soggette ad aggressione da parte di agenti esterni, che comportano inevitabilmente fessurazioni, espulsioni di
materiale e corrosione dell’acciaio, condizione che coinvolge l’edificio della Pescarina, confermata e ulteriormente visibile oggi.

 

In ultimo la mancata manutenzione negli ultimi decenni e la manomissione di parti strutturali, come il taglio di due controventi posti al piano terra proprio in corrispondenza del torrino, di cui oggi restano visibili esclusivamente gli innesti con i pilastri, ha aggravato nel tempo la condizione della struttura che oggi necessita di interventi ancor più incisivi. D’altra parte, l’edificio è stato oggetto di provvedimento di tutela soltanto nel 2010, quando il degrado strutturale era già in corso da molti anni e questo ha comportato la necessità di
effettuare scelte forti, indispensabili al mantenimento dell’edificio.

Il progetto, infatti, prevede il consolidamento di tutti gli elementi strutturali in cemento armato originali (pilastri e travi) di cui è prevista la totale conservazione attraverso il montaggio di calastrelli in acciaio a passo fitto, possibile soltanto a seguito della rimozione delle tamponature che saranno sostituite con elementi più leggeri. Sui solai saranno realizzati interventi minimi finalizzati al contenimento dello sfondellamento dei laterizi. L’elemento del torrino sarà ricostruito con struttura in acciaio e tamponato con materiali più leggeri del laterizio pieno originale, al fine di migliorare le prestazioni della parte in cemento armato sottostante. Saranno rimontati e conservati tutti gli infissi in ferro che non sono stati coinvolti da fenomeni di degrado e corrosione, mentre saranno realizzati nuovi infissi formalmente uguali a quelli rimossi laddove non sia possibile recuperare gli elementi originali. Anche gli elementi tecnologici saranno conservati o ripristinati, come le ringhiere in ferro tubolare; in tal caso si procederà con il rimontaggio ove non soggetti a corrosione, mentre si procederà con il montaggio di nuove identiche ringhiere dove indispensabile. Per garantire adeguati livelli di sicurezza i parapetti saranno protetti da elementi trasparenti che consentiranno di tamponare i vuoti dovuti all’ampiezza del passo dei tubolari, che la norma prevede inferiore ai 10 centimetri.

PESCARA | Procedono le operazioni di rimozione delle tamponature e di sostituzione del torrino

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